Lavoratori extracomunitari: firmato il decreto per i flussi 2021

È stato firmato il DPCM che definisce le quote di ingresso in Italia per motivi di lavoro nel 2021, anche grazie al lavoro svolto da Confagricoltura nei confronti del Governo.

 

Come noto, il citato DPCM 2021 prevede 69.700 quote così ripartite:

 

  • 27.700 per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo (di cui 20.000 nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico alberghiero e 4.400 unità per la conversione dei permessi di soggiorno stagionali in permessi di soggiorno per lavoro subordinato);
  • 42.000  per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero (di cui 1.000 unità per  nullaosta  pluriennale) riservate esclusivamente a cittadini  provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica Di Corea), Costa D’avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica Di Macedonia Del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina).

Tra queste 14.000 sono riservate alle associazioni datoriali agricole.

Le istanze di nulla osta per lavoro stagionale potranno essere inviate a partire dalle ore 9:00 del 1° febbraio 2022 (quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del citato DPCM) e fino al 17 marzo 2022 (comprese le richieste di lavoratori addetti alla raccolta con decorrenza agosto o settembre)

 

Siccome l’ingresso in Italia si basa su delle quote, lo Stato ha previsto che tutte le domande siano lavorate secondo l’ordine cronologico di invio. Perciò anche quest’anno è previsto il Click Day per la domanda.

Per la presentazione dell’istanza sono necessari i seguenti documenti:

  • Documento di riconoscimento del datore di lavoro
  • copia ultimo modello unico del datore di lavoro (anno 2020)
  • Copia passaporto lavoratore extracomunitario (prima pagina);
  • codice fiscale del lavoratore (se già in possesso)
  • Periodo presunto di inizio attività per il lavoratore stagionale richiesto;
  • Consolato di competenza per la richiesta del visto di soggiorno.

Infine compilare il modello alloggio in tutte le sue parti (allegare carta d’identità del proprietario dell’immobile) e il modello di dichiarazione impegni.

Invitiamo tutte le aziende interessate ad utilizzare le quote del decreto flussi a mettersi in contatto con i nostri uffici paghe.